sabato 20 ottobre 2012

Sono arrivate le giostre…


Sono arrivate le giostre…

 
Come ogni anno, in occasione della festa di Cologno Monzese, sono arrivate le giostre.
Sai che novità, direbbe qualcuno e dove  sarebbe la notizia ?
La notizia è che quest’anno non dovevano esserci !
Per spiegare quanto è accaduto dietro le quinte facciamo un passo indietro.


20 Giugno 2012

La Giunta Comunale all’unanimità approva un atto di indirizzo che prevede la sospensione del tradizionale Luna Park previsto in Ottobre in occasione della festa di Cologno Monzese.
Le motivazioni:
“… Una serie di problematiche afferenti sia l’ordine e la sicurezza pubblica, che di carattere viabilistico ed igienico – sanitario, dovute alla presenza sul territorio Comunale per almeno un mese dei titolari delle attrazioni e delle loro famiglie, che sostano con le loro carovane nell’area sterrata, ubicata tra la stessa Via Dalla Chiesa e la residenza  degli anziani ”
“… Sentito in merito il Comandante della locale Tenenza Carabinieri, il quale ha confermato la sussistenza, nel periodo di permanenza sul territorio comunale degli operatori dello spettacolo viaggiante, delle problematiche inerenti all’ordine ed alla sicurezza pubblica, evidenziate nella relazione del Comandante della Polizia Locale ”
La sintesi di tutte queste parole è la seguente: dal momento che durante il periodo di permanenza delle giostre vi era un notevole aumento dei furti in Città e data l’impossibilità di far rispettare ai giostrai le più elementari norme di sicurezza l’alternativa era una sola; le giostre a Cologno non devono più arrivare e tantomeno le loro carovane.
Potevano i Radicali di Cologno Monzese stare zitti e non criticare aspramente tale decisione anche se presa all’unanimità dalla Giunta ?
Evidentemente no e quindi…


12 Settembre 2012

Viene convocata dal Sindaco una riunione di maggioranza durante la quale i Radicali, in modo molto duro e provocatorio, come solo loro sanno fare quando occorre, accusano il Sindaco di essere improvvisamente diventato razzista.
 
I Radicali sono decisamente sorpresi da tale comportamento e dalla delibera di Giunta approvata e a tal proposito rammentano al Sindaco che fu lui qualche anno prima che ebbe il coraggio di essere impopolare e perdere le elezioni proprio sulla creazione di un villaggio solidale che al suo interno prevedeva anche la presenza di alcune famiglie romene nonostante l’ira di molti Cittadini di Cologno per tale scelta.
Al termine del loro intervento i Radicali chiesero quindi il ritiro della delibera n.104 del 20 Giugno 2012.
Dopo  una stizzita replica verso i Radicali, il Sindaco (Mario Soldano) chiese all’Assessore al Commercio (Pino Angelico) e all'Assessore alla Polizia Locale (Raffaele Cantalupo) di illustrare tutte le motivazioni che avevano spinto l’amministrazione comunale a quella drastica decisione.
I Radicali non cambiarono idea e non fecero alcun passo indietro rispetto alla richiesta avanzata.


10 Ottobre 2012

La Giunta Comunale all’unanimità approva la revoca della deliberazione n.104 del 20 Giugno 2012 avente per oggetto l’atto di indirizzo circa la sospensione del Luna Park del mese di Ottobre 2012.
Le motivazioni:
In data 08 Ottobre 2012 in seguito ad un accordo con le associazioni di categoria degli operatori dello spettacolo viaggiante viene stabilito che il deposito cauzionale previsto per ristabilire eventuali condizioni di carenza di sicurezza che in precedenza era previsto nella cifra di 100 – 250 euro sarebbe diventato di  4.000 – 6.000 euro;
Sarebbe stato consentito esclusivamente il montaggio delle attrazioni senza permettere la sosta delle carovane per le quali sarebbe rimasto quindi il divieto assoluto di sostare su tutto il territorio comunale;
Stipula di 4 polizze fideiussorie di 10.000 euro cadauna a garanzia di eventuali danni arrecati alle strutture;
Versamento del contributo necessario a garantire il servizio di vigilanza da parte del comando della Polizia Locale.
Questi i fatti, ognuno tragga la conclusione che vuole, noi da parte nostra possiamo solo dire che ancora una volta la presenza dei Radicali in questa maggioranza che governa la Città di Cologno Monzese  è quanto mai indispensabile ed è sempre più evidente constatare cosa avviene in qualsiasi istituzione quando anche un solo Radicale  sia presente o si interessa ad essa (vedi i casi del Lazio, della Lombardia, del Comune di Milano etc.).
Per l’ennesima volta l’applicazione rigorosa della legge e della legalità vince e si ottengono risultati che per anni erano solo auspicabili ma mai raggiunti.
Questa amministrazione  sta dimostrando in modo concreto come si possa realizzare il rispetto della legalità con la necessaria fermezza e l’interesse pubblico (l’obbligo alla sicurezza e il diritto al divertimento nel caso delle giostre).
Rimangono sul tappeto ancora altre questioni che non sono del tutto risolte e che verranno affrontate in un momento successivo.
Per fare qualche esempio; come permettere alle sole famiglie dei giostrai la sosta sul territorio di Cologno Monzese con le loro caravan ed evitare fenomeni di infiltrazione di persone estranee che sono la vera causa dell’aumento degli episodi di microcriminalità durante la festa annuale?
Altra questione,  cosa accadrà del terreno tra la Via Dalla Chiesa e la residenza sanitaria degli anziani se non sarà più utilizzato per la sosta delle famiglie dei giostrai durante il periodo della festa patronale? Quale sarà la sua futura destinazione d’uso?
Si tratta di un terreno molto appetibile a cavallo tra due fermate della metropolitana milanese vicino ad un campo sportivo, una piscina e una residenza sanitaria per anziani, un boccone troppo ghiotto per non far gola a qualcuno…
Noi riteniamo che debba rimanere ad uso pubblico per spettacoli temporanei di qualsiasi tipo da un Circo sino ad un eventuale palco per un concerto all’aperto, o feste di altro tipo, si tratta semmai di attrezzarlo in modo adeguato per tale scopo.
E voi cosa ne pensate di tutta questa vicenda? Siamo curiosi di conoscere anche la vostra opinione.
Ed ora buon divertimento e tutti a fare un giro sulle giostre, quelle vere perchè alle giostre della politica, come sempre, mentre voi dormite, ci pensiamo noi.
 

mercoledì 17 ottobre 2012

E quando noi...

Voi dove eravate ?


In questi giorni le manifestazioni contro Formigoni si sprecano.
 
Ora sono tutti "eroicamente" pronti ad assaltare il "palazzo d'inverno" ma sino a poco tempo fa solo i Radicali hanno continuato a porre all'attenzione dell'opinione pubblica il rispetto delle regole e della legalità che erano state violate dalla falsificazione delle firme che hanno consentito a Formigoni di essere presente alle elezioni regionali della Lombardia e di diventarne per l'ennesima volta il Presidente.
 
Riteniamo quindi utile, anche a futura memoria, riproporre integralmente quanto scritto da Marco Cappato nel comunicato diffuso nei giorni scorsi a proposito delle manifestazioni più o meno spontanee di questi giorni.
 
 

Avviso ai manifestanti: diffidare di coloro che, per "ribellarsi", hanno atteso che Formigoni cadesse nel fango.


Con tantissimi di coloro che manifesteranno anche domani "contro Formigoni" condividiamo la speranza che la chiusura del ventennio formigoniano possa coincidere con l'apertura di una stagione finalmente democratica a partire dalla Lombardia. Sono certo che avrebbero partecipato volentieri in questi anni ai solitari presidi Radicali contro Firmigoni e il Consiglio regionale abusivo, se soltanto i capi dei loro partiti e i tenutari della disinformazione televisiva nazionale non glieli avessero nascosti.

Proprio in ragione delle tante speranze che abbiamo in comune con coloro che si preparano a manifestare, come Radicali non saremo presenti nelle tante piazze velocemente convocate dai capi dei partiti dell'opposizione ufficiale, nella speranza che la nostra assenza -per quel poco o nulla che ci sarà consentito di spiegarla- serva da monito e avviso ai manifestanti: diffidate dei tanti che per "ribellarsi" e invitare alla ribellione hanno aspettato che il potente cadesse nel fango. Molti di loro che invocano e convocano la piazza (non tutti, certo, e continueremo a riconoscere e onorare le eccezioni) hanno contribuito al -e beneficiato dal- protrarsi ventennale del sistema di potere che ruotava attorno a Comunione e Liberazione, Compagnia delle Opere e cooperative di ogni colore, agli appalti di cementificazione e asfaltizzazione della Lombardia, alla condizione di illegalità e corruzione sistematica del sistema Lombardia. Spesso sono gli stessi che hanno ostacolato, anche dall'"opposizione" oltre che dalla palude del potere giudiziario, l'azione radicale per annullare le elezioni Regionali a causa della truffa elettorale del 2010.

PS un avviso speciale a chi vorrà gridare "a Hammamet!": pensateci bene, perché a tirare monetine a Craxi c'era il giovane militante Franco Fiorito. Capita che gli sputatori finiscano sputati.

Marco Cappato
 


martedì 9 ottobre 2012

Partito Radicale

 
 
Il Partito radicale

Nonviolento Transnazionale e Transpartito

ONG con Status Consultivo Generale di prima categoria presso l'ECOSOC delle Nazioni Unite
 
Ecco in sintesi per chi ancora non li conoscesse
i valori fondamentali del P.R.N.T.T.
 

Un partito democratico, non una chiesa.


Per iscriversi basta pagare la quota annuale. Nessuno deve essere accettato. Nessuno può essere espulso. Si è Radicali anche se iscritti ad altro partito. E' uno strumento per affermare progetti e ideali, non una chiesa, non un esercito. E' un partito che può chiudere: se non ci sono energie e denaro sufficienti.

Vi è una sola condizione per iscriversi al Partito Radicale: versare la quota. Non vi sono probiviri né commissioni che possano accettare o meno l'iscrizione.

Nessuno può sindacare sul comportamento dell'iscritto o espellerlo.

Non vi è neppure incompatibilità con l'iscrizione ad un altro partito ma anzi è auspicata: un democratico, infatti, ci sembra che possa e debba essere anche “Radicale'', non solo “Radicale''.

E' infatti un Partito non concorrente di nessun altro, soprattutto rispetto a partiti nazionali. I suoi obiettivi sono assolutamente diversi: è un partito di ideali, di progetti e di battaglie, non un partito elettorale e di potere.
 


Proprio a questo fine ha deciso, di non partecipare, in quanto tale, ad alcuna competizione elettorale.

I suoi militanti sono evidentemente liberi di candidarsi in qualsiasi lista elettorale o di costituirla.

Ha nel suo emblema il volto di Gandhi perché vuole affermare che la nonviolenza politica è l'attuale incarnazione della tolleranza laica e della democrazia politica.

E' insomma una sorta di WWF dei diritti umani, una libera associazione di persone che intende perseguire obiettivi di democrazia oltre le frontiere, oltre i partiti, oltre i confini della politica tradizionale.

E' un Partito di “servizio'', aperto a tutti e gestito da individui liberi e che tali restano nel Partito Radicale.

Una sorta di autobus dove chi paga il biglietto - la tessera - ha il diritto di compiere fino in fondo, se vuole, il percorso pagato: il diritto, e non l'obbligo.

Il Partito non postula infatti nessuna disciplina: le sue delibere non sono vincolanti che per i “dirigenti'' che vengono rinnovati ogni anno e non per gli iscritti.

L'iscrizione è annuale, così come la vita del partito è annuale. Con il suo Congresso, a cui tutti gli iscritti hanno il diritto di partecipare e di votare, di fatto il Pr si costituisce o si ricostituisce ogni anno sulla base delle decisioni adottate a maggioranza dei due terzi dei votanti. Su questa base ogni iscritto decide se rinnovare o meno la sua adesione.

Il Partito poi non è in alcun modo legittimato a “rappresentare'' i suoi iscritti, la loro umanità, le loro idee, i loro interessi generali.

Un partito democratico, per noi, è uno strumento, un utensile, non una chiesa, una etnia, un esercito.

I nostri “dirigenti'', in quanto tali, possono solamente realizzare l'obiettivo annuale, deciso dal Congresso degli iscritti, ma mai “rappresentarci''.

E' quindi un partito “difficile'': non ci sono ordini da eseguire o ideologie totalizzanti e rassicuranti da sbandierare o “poltrone'' di potere da occupare.

Ci si iscrive per sostenere idee, progetti e battaglie politiche.

Si è militanti del Partito Radicale per affermare le proprie convinzioni, le proprie speranze.

E' un Partito “caro'', con una quota d'iscrizione minima che probabilmente è la più cara fra quelle richieste dagli altri partiti del mondo.

E' la garanzia della sua autonomia, la ragione della sua forza: solo un Partito che “vale'' per i propri iscritti almeno quanto sono disposti a spendere, ogni giorno, per un giornale, può pretendere di rappresentare grandi ideali.

E' un Partito povero, con strutture minime, quelle essenziali. Perché ha scelto di spendere almeno l'80% delle risorse finanziarie per l'attività politica e non per gli stipendi o per sedi lussuose. Può quindi decidere in ogni momento la sua completa conversione perché non ha posizioni di potere da tutelare, “beni'' da salvaguardare.

Può anche chiudere: se non vi sono energie e denaro, conseguente alle iscrizioni e sottoscrizioni, sufficienti per alimentarlo e sostenerlo.
 
Se dopo aver letto tutto questo non hai ancora preso la tua decisione di sostenere un Partito come questo ti aspettiamo più avanti quando ti sarai guardato meglio intorno e avrai compreso che forse c'è ancora una speranza e quella sei tu con le tue idee, la tua voglia di contribuire al cambiamento in prima persona mettendo in gioco te stesso senza continuare a delegare altri che lo facciano per te.
 
Noi da parte nostra non possiamo quindi fare altro che salutarti con un:
 
Arrivederci a presto.
 
On. Marco Pannella
Presidente del Senato
Demba Traoré
Segretario
Sergio Stanzani
Presidente d'Onore
On. Maurizio Turco
Tesoriere




 
 

On. Matteo Mecacci
Vice-Presidente
On. Marco Perduca
Vice-Presidente