Archivio Comunicati

Cologno Monzese 06/05/2015

 
I giochi sono fatti.
 

Come è ormai noto i Radicali di Cologno Monzese non saranno presenti direttamente a queste elezioni comunali del 2015 con il loro simbolo o indirettamente con loro candidati inseriti in altre liste. 
 
Sino all'ultimo minuto utile i Radicali hanno lavorato, come sempre, per dare un contributo alla Città senza porsi il problema di vantaggi di alcun tipo.
 
I Radicali di Cologno hanno sin da subito posto negli incontri avuti con i potenziali candidati Sindaci tre punti programmatici fondamentali:
 
- Anagrafe Pubblica degli Appalti;
 
- Anagrafe Pubblica dei Rifiuti;
 
- Completamento dell'Anagrafe Pubblica degli Eletti.
 
A tal proposito va ricordato che proprio il PD con un emendamento aveva deciso di cancellare l'anagrafe pubblica degli eletti dal nuovo regolamento del Consiglio Comunale che si sarebbe dovuto approvare nel corso della Consiliatura che si è appena conclusa e che l'anagrafe pubblica degli appalti era stata richiesta al Sindaco Mario Soldano nel corso di una riunione di maggioranza prima dell'approvazione del PGT (i Radicali di Cologno hanno fatto parte della maggioranza sino alla data del 15 Giugno 2013).
 
In data 7 Marzo 2015, al termine di una riunione dei Radicali di Cologno avvenuta nella sede di Milano, si era raggiunto un accordo per sostenere un Candidato Sindaco con l'ulteriore disponibilità di Marco Cappato (Consigliere Comunale di Milano e della Città Metropolitana) che avrebbe creato quelle sinergie in termini di rappresentanza istituzionale che alla Città di Cologno sono spesso venute a mancare a vantaggio di altre Città limitrofe.
 
Purtroppo solo nella tarda serata del 15 aprile 2015 i Radicali di Cologno sono stati informati indirettamente che non vi era più la disponibilità all'accettazione della candidatura a Sindaco della persona sulla quale si era previsto di concretizzare il loro apporto.
 
Venuta quindi meno tale disponibilità e dopo un ulteriore confronto tra Roma e Milano nella notte tra il 17 e il 18 Aprile la decisione conseguente è stata quella di non improvvisare qualcosa che sarebbe diventata una mera testimonianza.
 
L'appello che ci sentiamo quindi di rivolgere a tutti i Cittadini elettori di Cologno Monzese è di esprimere un voto per un vero cambiamento che non sia solo di facciata, di selezionare con attenzione il Candidato Sindaco e il Consigliere Comunale che li dovranno rappresentare per i prossimi 5 anni e soprattutto di leggere con attenzione i programmi per vedere chi, almeno formalmente, ha accolto le nostre richieste per una vera trasparenza che a Cologno manca da tempo e i risultati di questa assenza si sono concretizzati nella fatidica giornata del 18 febbraio 2014 che rimarrà nella storia come una delle pagine più buie della politica della nostra Città.




Cologno Monzese 04/03/2014

I Radicali di Cologno Monzese, in seguito all’arresto del Vice Sindaco Raffaele Cantalupo (PSI) e dell’Assessore Maurizio Diaco (Verdi) avvenuti nella mattina di martedì 18.02.2014, rimangono in fiduciosa attesa dell’evolversi  delle indagini da parte della magistratura, ricordando a tutti che al momento si tratta di persone in attesa di giudizio e che i processi non si celebrano nelle piazze o sui giornali ma in un aula di tribunale, unico luogo dove è possibile accertare se gli elementi raccolti durante le indagini siano sufficienti a confermare  o meno l’ipotesi accusatoria. 


In questi giorni difficili il pensiero dei Radicali va: 



Ø  Alla Città di Cologno Monzese  e ai suoi Cittadini  cui il danno d’immagine procurato da questa vicenda è immenso, indipendentemente dall’esito delle vicende processuali;

Ø  Alla dipendente Comunale Ilde Facchi  che dal punto di vista lavorativo e psicologico ha dovuto affrontare un periodo molto sofferto sino ad arrivare  alla non facile  decisione della denuncia  che ha consentito alla magistratura l’avvio delle indagini;

Ø    Ai familiari di Raffaele Cantalupo e Maurizio Diaco che sicuramente stanno attraversando momenti tremendi essendo precipitati in una situazione tanto complessa quanto inimmaginabile fino a pochi giorni fa.
I Radicali di Cologno Monzese : 

Confermano e individuano anche con gli ultimi accadimenti di questi giorni, le ragioni di quanto già scritto e ampiamente documentato nel comunicato diffuso nel corso della conferenza stampa del 15.06.2013 in cui annunciavano l’uscita dalla maggioranza che sostiene tuttora il Sindaco Mario Soldano (PD). 

I Radicali non possono non domandarsi quali siano i motivi che hanno spinto una dipendente comunale a rivolgersi alla magistratura piuttosto che al Segretario Generale Dott. Vincenzo Fratantonio in qualità di responsabile della prevenzione e corruzione o alla Dott.ssa Isidora Blumenthal in qualità di  dirigente responsabile all’organizzazione e gestione del personale. 

Le voci che vi fossero presunte anomalie sui bandi di gara relativi all’appalto neve e a quello sui rifiuti erano di pubblico dominio già dalla data del  17.07.2013 e tali informazioni sono arrivate non solo ai Radicali ma anche  ad alcuni giornalisti, oltre  che a qualche Consigliere Comunale. Da tale data infatti i Radicali hanno cominciato a controllare con maggiore attenzione ciò che stava avvenendo al fine di predisporre un esposto anche se in precedenza quelli presentati da semplici cittadini o dai Radicali non sono stati valutati dalla Procura delle Repubblica con la dovuta attenzione (es. 16.03.2011), anzi uno di questi cittadini ancora in attesa di essere ascoltato dalla Procura è stato “legalmente silenziato”. 

Inoltre il mese precedente (giugno 2013) era trapelata la notizia che ad alcuni Consiglieri di maggioranza fossero perfino giunte delle comunicazioni scritte tramite posta elettronica di quanto stava avvenendo. 

Durante l’ultima seduta del Consiglio Comunale del 18.02.2014 il Sindaco ha dichiarato che ciò a cui prima aveva dato una lettura benevola, fatti che aveva interpretato come errori, non erano errori. 

Alla luce di quanto è sinora emerso, anche i Radicali, ritengono che certi fatti o comportamenti accaduti in passato, che prima potevano essere ricondotti  a mera arroganza o semplice superficialità, oggi appaiono in modo diverso ed in particolare: 

Ø  L’aver fatto in modo che i Radicali in diverse occasioni non fossero presenti ad alcune riunioni di maggioranza con la scusante di un mero errore di comunicazione; 

Ø  L’aver dichiarato il Sindaco nella seduta del Consiglio Comunale del 23.10.2012 che l’anagrafe pubblica degli eletti “solo incidentalmente faceva parte del programma e che essendo diventato un obbligo di legge non era più un problema”; 

Ø  L’aver presentato il gruppo consiliare del PD  un emendamento  soppressivo dell’anagrafe pubblica degli eletti durante i lavori della 1° Commissione convocata il 3 e 4 Dicembre 2012 con all’ordine del giorno:”Approvazione modifiche al regolamento del Consiglio Comunale”, il tutto contravvenendo ad un accordo formalizzato in una precedente riunione di maggioranza; 

Dov’era il Sindaco quando nelle riunioni di maggioranza da lui convocate e presiedute i Radicali hanno chiesto che prima dell’approvazione del PGT fosse inserita anche l’attivazione dell’anagrafe pubblica degli appalti e venissero dati chiarimenti sulle entrate derivanti dalla vendita del materiale proveniente dalla raccolta differenziata? 

Perché il Sindaco si è opposto alle modifiche chieste dai Radicali sul testo dei volantini e manifesti fatti in occasione dell’approvazione del PGT ? 

Dove era il Partito Democratico e tutti gli altri responsabili delle  forze politiche e delle liste civiche quando i Radicali da più di un anno chiedevano una riunione di maggioranza per discutere dei gravi problemi di cui erano a conoscenza ? 

L’ultima riunione a cui i Radicali hanno potuto partecipare è stata convocata in data 09.11.2012, da quel momento sino alla comunicazione dell’uscita dalla maggioranza avvenuta in data 09.06.2013, nonostante ripetute richieste e appelli inviati anche agli Assessori e ai Consiglieri Comunali della maggioranza, nessuno ha avuto il coraggio di dirci che in realtà le riunioni c’erano ma da queste erano esclusi i soli Radicali. 

Chi aveva imposto loro di non informare i Radicali che nel frattempo erano state fatte delle riunioni di maggioranza ? In altri luoghi questo silenzio viene definito con una parola sola che lasciamo all’intelligenza di chi legge queste righe.   

Come emerso anche nel corso della conferenza stampa del 15.06.2013 la maggioranza si è riunita più volte in Villa Casati senza informare ed invitare a tali riunioni i Radicali, forse perché scomodi e pericolosi, anche se all’epoca delle riunioni facevano ancora parte della maggioranza. 
Se è vero che i metodi prefigurano i fini, la scomparsa di alcune formazioni politiche dalla maggioranza  che sosteneva il Sindaco Soldano, quali l’Italia dei Valori, la lista civica Vivi Cologno e infine dei Radicali non è avvenuta per caso ma è stata provocata ad arte. 

Nell’ultimo Consiglio Comunale del 18.02.2014 si è  assistito alla recita di tanti struzzi che oggi si dicono stupiti di quanto accaduto ma che fino a ieri giravano la testa dall’altra parte quando c’era qualcuno che continuamente li sollecitava a controllare, verificare, incontrarsi per discutere insieme e che in cambio nella migliore delle ipotesi si trovava davanti ad un muro di gomma. 

A scanso di equivoci anche i Radicali sono contrari al commissariamento, dato che l’ultima volta che ciò è avvenuto ci si è trovati di fronte alla sorpresa del contratto con l’Astaldi e i suoi cunicoli tecnologici. 

Sarebbe fin troppo facile e perfino vantaggioso per i Radicali cavalcare la giusta indignazione popolare per averne un indubbio vantaggio elettorale futuro ma non sarebbe un atteggiamento responsabile. 

Riteniamo che se la Politica ha creato questo disastro, deve essere la Politica a dimostrare di aver capito la lezione e sviluppare in se gli anticorpi adatti a questa grave malattia degenerativa che l’ha colpita e per farlo c’è un solo modo: 

Sin dal prossimo Consiglio Comunale il Sindaco e la sua maggioranza portino in aula per l’approvazione tre atti fondamentali per la trasparenza, non solo di questa amministrazione in carica ma anche e soprattutto di quelle future: 

Questi atti sono: 

Anagrafe pubblica degli eletti: Anagrafe che, come da programma, tra le varie voci che lo compongono ha al suo interno, a titolo di esempio, anche le spese relative allo Staff del Sindaco, le presenze in aula dei Consiglieri, come hanno votato etc.; 

Anagrafe pubblica degli Appalti: In modo che siano ben visibili e raggruppati in  un’unica tabella i dati relativi a tutti gli appalti in essere conferiti dal Comune di Cologno; 

Anagrafe pubblica dei Rifiuti: in modo che ogni cittadino possa controllare quanti soldi spende il comune, quante tonnellate di rifiuti conferisce al forno inceneritore, quante tonnellate vanno verso l’impianto di compostaggio, quanti soldi vengono ricavati dalla vendita del materiale quali ad esempio la carta, il vetro, la plastica etc. 

Solo una totale trasparenza garantisce sia chi governa la complessa macchina amministrativa e sia chi con il suo voto ha riposto la sua fiducia in chi a tale incarico ha deciso di candidarsi dedicandone il suo tempo. 

Come Radicali attendiamo fiduciosi i prossimi passi.

 

Cologno Monzese 15/06/2013


I Radicali di Cologno Monzese escono dalla maggioranza di centrosinistra che amministra la Città


una maggioranza che non si riunisce è una maggioranza che non esiste
 
Sembrerà incredibile ma dal 30 Ottobre 2012 (data dell’ultima convocazione del Sindaco Soldano), la maggioranza che amministra la Città di Cologno non riesce più a trovare una data utile per riunirsi e questo avviene nonostante le numerose sollecitazioni fatte agli altri partiti dai Radicali, Cologno Solidale e Democratica, Federazione della Sinistra Rifondazione Comunista e Sinistra Ecologia e Libertà.

Eppure i problemi sui quali ci si doveva confrontare in questo periodo non sono mancati:
  • nuovo Regolamento del Consiglio Comunale
  • Anagrafe Pubblica degli eletti
  • due dipendenti comunali sottoposti ad indagine da parte della magistratura
  • revisione delle deleghe assessorili
  • preparazione del bilancio di previsione
    Potremmo continuare con l’elenco ma visto che la lista non è breve e ritendo che anche chi non si occupi di Politica abbia ben compreso l’importanza e i motivi della nostra insistenza per la convocazione di una riunione urgente passiamo a dare qualche informazione sullo stato di salute della maggioranza:

    I problemi iniziano a partire dall’uscita del Consigliere Comunale Giuseppe Vittimberga dal partito con il quale era stato eletto cioè dall’Italia dei valori Lista di Pietro.

    Da quel momento il Sindaco decide che, contrariamente ai patti stipulati prima e dopo la campagna elettorale e ribaditi nel corso della riunione di maggioranza del 19.04.2010, ogni Assessore per rimanere tale deve necessariamente avere una rappresentanza in Consiglio Comunale pertanto ritira la delega all’Assessore Giuseppe Albanese conferendola all’assessore Vincenzo Barbarisi della lista civica Vivi Cologno.

    A nulla valgono le nostre dichiarazioni di assoluta contrarietà a questo cambio di rotta anzi inizia nei nostri confronti un atteggiamento poco rispettoso della forza politica che rappresentiamo e infatti la riunione di maggioranza del 13.12.2010 in cui si sarebbe discusso di questa vicenda viene anticipato di un giorno a nostra insaputa per evitare che partecipassimo ponendo la questione. Successivamente alle nostre forti proteste ci verrà comunicato che vi è stato un "difetto di comunicazione nell’invio delle mail".

    Dopo questo episodio i Radicali minacciano di uscire dalla maggioranza, vengono quindi convocate alcune riunioni al termine delle quali in data 09.02.2012 viene stipulato un documento politico in cui ci si impegna ad avviare un confronto con l’Italia dei Valori per riconfermare la coalizione originale presentata alle elezioni del 2010, si istituisce inoltre un coordinamento politico che dovrà riunirsi almeno una volta al mese, guidato dal maggior partito di riferimento della coalizione (Partito Democratico).

    Nel frattempo grazie al pressing Radicale in tema di trasparenza, dopo l’inserimento delle registrazioni audio delle sedute del Consiglio Comunale sul sito internet del Comune, avvenuto in data 26.10.2010, si è aggiunta anche, in data 26.03.2012, la diretta audio in streaming per fare in modo che tutti i Cittadini possano finalmente ascoltare quanto viene detto dai loro rappresentanti nelle sedi istituzionali.

    Ma torniamo allo stato della maggioranza dopo il caso IDV ci siamo trovati ad affrontare il caso delle dimissioni dell’Assessore Barbarisi con l’uscita dalla maggioranza della lista civica Vivi Cologno.

    Nel comunicato diffuso dai Radicali in quella circostanza (01.06.2012) abbiamo espresso dure critiche alla Lista civica Vivi Cologno per le modalità con le quali siamo venuti a conoscenza delle motivazioni che le avevano determinate, anche perché quelle stesse critiche apparse poi sui manifesti in tutta la Città non erano mai emerse in una riunione di maggioranza anche quando gli stessi Radicali avevano posto diverse questioni in ordine all’attuazione del programma quali ad esempio la questione della trasparenza e dell’anagrafe pubblica degli eletti che tardava ad essere calendarizzata. Nel comunicato diffuso i Radicali informavano la Città che alcuni mesi prima era già emersa una possibile valutazione circa un’uscita degli stessi Radicali dalla maggioranza. L’uscita di Vivi Cologno ha indebolito le voci critiche in seno alla maggioranza favorendo chi preferiva nascondere i problemi sotto il tappeto.

    Dopo l’uscita dalla maggioranza di Vivi Cologno con le dimissioni dell’Assessore Barbarisi quanto temuto dai Radicali, circa la nuova interpretazione data dal Sindaco dopo la defenestrazione dell’Assessore Albanese, cominciava a far vedere i suoi effetti sulla composizione e tenuta della maggioranza.

    A partire da quel momento ogni rappresentanza politica rimasta fuori dall’aula cercava di avere un suo rappresentante in seno al Consiglio Comunale nella speranza di poter ambire ad avere la visibilità in Città con l’aggiunta di un incarico Assessorile; vale la pena ricordare i casi di Sinistra Ecologia e Libertà e il più recente caso della Democrazia Cristiana.

    Ma veniamo all’approvazione del PGT, durante una pausa dei lavori del Consiglio Comunale il Sindaco ci informa che vuole vederci insieme all’Italia dei Valori, per illustrarcelo, quell’incontro non avverrà mai. Partecipiamo comunque alle riunioni della maggioranza con la dott.ssa Treu in cui ci vengono spiegate le linee generali del piano e la filosofia che ne sono alla base e che condividiamo.

    Durante l’esame del PGT, dopo la presentazione di numerosi emendamenti di tipo evidentemente ostruzionistico da parte dell’opposizione, diventa all’improvviso urgente modificare il regolamento del Consiglio Comunale limitando i minuti di intervento o la possibilità di presentare emendamenti da parte dei Consiglieri Comunali oltre ad altre modifiche che non trovano l’accordo dei Radicali.

    Nel nuovo regolamento del Consiglio Comunale presentato dalla maggioranza viene inserito anche il testo relativo all’anagrafe pubblica degli eletti.

    Iniziano nei confronti dei Radicali una serie di provocazioni, ripercorriamo quindi con alcune date e fatti alcune situazioni pur se in modo molto sommario:

    19.07.2012
    Come da richiesta pervenutaci autorizziamo l’uso del simbolo dei Radicali da inserire sui manifesti e volantini sul PGT, chiediamo però che vengano apportate alcune correzioni al testo, ci viene risposto che purtroppo era già tutto in stampa, salvo poi scoprire successivamente che alcune modifiche si potevano ancora fare ma il Sindaco ha deciso di non farle fare dicendo che poi ci avrebbe fornito una spiegazione (che stiamo ancora aspettando).

    Seduta del Consiglio Comunale del  23.10.2012
    Nelle sue dichiarazioni il Sindaco afferma che l’anagrafe pubblica degli eletti solo incidentalmente fa parte del programma ma essendo diventato un obbligo di legge sarà completata e il regolamento sarà approvato nel più breve tempo possibile.

    In pratica ci dice che se non era per il governo Monti non lo avrebbe realizzato perché per lui si tratta di un incidente di percorso.
     

    24.10.2012
    Viene approvato il codice etico fortemente voluto da Cologno Solidale e Democratica viene quindi successivamente convocata una riunione di maggioranza per il giorno 30.10.2012 nella quale i Radicali informano il Sindaco che si sarebbero recati a Roma il 1 novembre per consultazioni dopo le sue dichiarazioni in aula circa l’anagrafe pubblica degli eletti e che la bozza di regolamento doveva pervenire al più presto per poterla discutere.

    Al nostro rientro da Roma troviamo la bozza del nuovo regolamento pervenutaci in data 31.10.2012 alle ore 17.51 in cui si indicava come termine ultimo per la presentazione di osservazioni la data del 6 novembre in quanto il giorno 9 doveva essere portato in Giunta. In pratica essendo tornati da Roma lunedì 5.11.2012 e riunendoci solitamente come partito il martedì sera avevamo tempo 2 giorni per leggere, discutere e proporre modifiche ad uno dei regolamenti più importanti per la Città di Cologno visto che incide sulle modalità di lavoro del Consiglio Comunale.

    Noi non ci stiamo. Nella riunione di maggioranza convocata da Cologno Solidale e Democratica in data 09.11.2012 informiamo delle nostre perplessità.
    20.11.2012
    Viene inviato a tutti i segretari di partito della maggioranza da parte di Cologno Solidale e Democratica un documento, sottoscritto dai partecipanti alla riunione del 09.11.2012, in cui si esprimono forti critiche al Partito democratico per la sua assenza e mancanza di coordinamento tra le forze di centrosinistra, si rinnova quindi la richiesta di una nuova riunione di maggioranza che si terrà il 14.12.2012.


    03.12.2012
    Durante i lavori della I° Commissione Consiliare, i Radicali si accorgono che il testo del nuovo regolamento del Consiglio Comunale che è stato fornito loro dalla maggioranza è diverso da quello presentato in Commissione, inoltre la stessa maggioranza a firma Partito Democratico presenta un emendamento per eliminare la parte relativa all’anagrafe pubblica degli eletti. Tutto questo senza essere preventivamente informati.
       
    10.12.2012
    I Radicali informano la maggioranza che nella riunione del 14.12.2012 saranno date comunicazioni su problemi relativi al nuovo regolamento del Consiglio Comunale.
    11.12.2012
    Sinistra Ecologia e Libertà comunica l’impossibilità a partecipare alla riunione di maggioranza, la riunione viene quindi rimandata a data da destinarsi.

    17.12.2012
    I Radicali decidono di distribuire un comunicato nell’aula del Consiglio Comunale per informare la Città che pur facendo parte della maggioranza non sono d’accordo su alcune parti del nuovo regolamento che dovrà essere discusso quella sera chiedendo un rinvio. A quella richiesta si associano altri Consiglieri Comunali.
    I Radicali continuano a richiedere una riunione di maggioranza ma non vengono ascoltati.

    03.01.2013
    Si riunisce la Commissione Consiliare I° dove anche alcuni Consiglieri Comunali di maggioranza nel corso della riunione esprimono perplessità sulla questione del regolamento.

    04.01.2013
    Il Sindaco chiede al Presidente del Consiglio Comunale di revocare la convocazione del Consiglio Comunale prevista per i giorni 7,8 e 9 Gennaio 2013, la richiesta viene accolta per dare più tempo per approfondire alcune modifiche del regolamento.

    12.01.2013
    I Radicali richiedono nuovamente una riunione di maggioranza possibilmente entro il 18 gennaio 2013 visto che quella che doveva esserci in data 14.12.2012 non si è tenuta e informano che hanno bisogno di Consiglieri Comunali o Assessori che si mettano a disposizione per autenticare le firme in vista delle prossime elezioni.

    Non arriva alcuna risposta.

    16.01.2013
    Viene sollecitata di nuovo una risposta alla richiesta fatta il 12.01.2013 ma anche questa richiesta cade nel vuoto, nessuna risposta solo il silenzio.

    18.01.2013
    Nuova richiesta dei Radicali con richiesta di spiegazioni sul silenzio e le non risposte alle richieste di riunione.

    19 gennaio 2013
    Finalmente arriva la risposta dal coordinatore della maggioranza in cui dice che la richiesta verrà presa in considerazione dopo la campagna elettorale quindi non prima di 30 giorni.

    19 gennaio 2013
    I Radicali rispondono che non vogliono aspettare 30 giorni ma ritengono utile vedersi prima. Non giunge nessuna risposta.

    28 marzo 2013
    I Radicali chiedono nuovamente una riunione di maggioranza ricordando che l’ultima si era tenuta il 09.11.2012 e che difficilmente potranno aspettare oltre e che per senso di responsabilità hanno evitato di far trapelare notizie sospendendo la pubblicazione di notizie sui loro siti internet. Anche questa volta non giunge alcuna risposta.

    26 maggio 2013
    I Radicali scrivono a tutti i Consiglieri Comunali, Assessori e Segretari dei partiti della maggioranza chiedendo entro 7 giorni una convocazione di una riunione di maggioranza, avvertendo che qualora ciò non fosse avvenuto della situazione sarebbe stata informata la stampa.

    27 maggio 2013
    Vengono pubblicati sul sito internet del Comune due comunicati stampa in cui il Sindaco dichiara di aver conferito in data 20 maggio e in data 22 maggio due deleghe a due Consiglieri Comunali riguardanti lo sport e l’arredo urbano.

    Ovviamente pur facendo parte della maggioranza noi non eravamo stati informati e abbiamo appreso la notizia per caso leggendola sul sito del Comune.

    Nel frattempo, con la sola eccezione di SEL e CSD, alla nostra richiesta di riunione di maggioranza, dagli altri partiti non perviene alcuna risposta.

    9 giugno 2013
    I Radicali inviano a tutti i componenti della maggioranza un comunicato in cui dichiarano di uscire dalla maggioranza visto che non in 7 giorni ma in ben 14 giorni nessuno si è nemmeno azzardato a contattarci per fornirci spiegazioni sulla non volontà di riunire la maggioranza.
    Riteniamo ci sia ben poco altro da aggiungere, ci siamo limitati a descrivere fatti e situazioni che ci hanno profondamente addolorato per il comportamento incomprensibile e la trasformazione di una maggioranza che era straordinaria per capacità lavorativa spirito di squadra e reale volontà di risolvere i numerosi problemi della Città di Cologno.
    Noi ce l’abbiamo messa tutta, ringraziamo chi ancora rimanendo in maggioranza ci proverà con tutto l’impegno necessario, come ci abbiamo provato e creduto sino in fondo noi Radicali ma non possiamo non domandarci chi sarà il prossimo ad uscire o graziosamente invitato ad andarsene, attuando comportamenti analoghi a quelli a noi riservati in questi anni. Buon lavoro a chi resta.



    Cologno Monzese 17/12/2012

    C’è chi dice no



    Abbiamo deciso di aprire questo comunicato con le parole di una famosa canzone del nostro compagno Vasco Rossi (iscritto ormai da molti anni al Partito Radicale) per sottolineare che, pur facendo parte di questa maggioranza, i Radicali di Cologno Monzese non sono d’accordo con parte delle modifiche del Regolamento del Consiglio Comunale che verranno proposte per l’approvazione all’aula a partire da questa sera.

    In particolare riteniamo che i tempi per il confronto e la discussione (anche all’interno della stessa maggioranza) di questo nuovo Regolamento che, se approvato, disciplinerà i futuri lavori del Consiglio Comunale, siano stati eccessivamente ristretti.

    Crediamo sia indispensabile adeguare il Regolamento del Consiglio Comunale alle nuove normative e che pertanto tutte queste modifiche debbano essere apportate.

    Riteniamo inoltre che possano essere approvate anche quelle proposte condivise da tutti i Consiglieri Comunali che si limitino esclusivamente a colmare dei vuoti interpretativi (che ora sono lasciati alla sola discrezionalità del Presidente del Consiglio o alla consuetudine), ma il resto delle modifiche debbano tornare in Commissione per un ulteriore confronto ed approfondimento con tutte le forze rappresentate in Consiglio Comunale.

    Siamo invece assolutamente contrari alle modifiche circa la limitazione del diritto di parola dei Consiglieri Comunali sulle comunicazioni, nel corso della presentazione di emendamenti o su questioni che abbiamo una certa rilevanza per la comunità di Cologno Monzese.

    Facciamo appello alla coscienza di ogni Consigliere Comunale affinché siano valutate con estrema attenzione le nostre richieste in quanto le regole non devono valere solo per determinate situazioni ma servono per chiunque amministri la Città e se oggi vengono adeguate a situazioni contingenti, in modo non condiviso con le opposizioni, non ci si potrà poi lamentare se la stessa cosa accadrà con maggioranze diverse in futuro.

    Siamo certi che il buon senso ancora una volta prevarrà e si possa continuare ad amministrare questa Città in modo corretto e senza imposizioni o prove di forza che non sono utili a nessuno.

     



    Cologno Monzese 31/08/2012



    Una battaglia vinta



    Finalmente le scale mobili nelle tre stazioni della linea metropolitana M2 di Cologno Sud, Cologno Centro e Cologno Nord sono di nuovo attive.




    Dopo quasi un anno in cui Atm e il Comune di Milano si rimpallavano l’onere del ripristino e Atm non interveniva adducendo la scusa che non si trattava di lavori ordinari ma di straordinaria manutenzione e che pertanto era compito del Comune di Milano e non di Atm il ripristino del funzionamento, gli unici che in questo continuo scaricabarile hanno subito il maggior disagio sono stati, come al solito, i Cittadini, i pendolari, gli anziani, i portatori di handicap.


    Questa volta però la grande e collettiva mobilitazione che ha visto impegnati l’amministrazione comunale, tramite il Sindaco di Cologno Monzese Mario Soldano e gli Assessori Maurizio Diaco e Raffaele Cantalupo che più volte hanno scritto e telefonato sia ad Atm che al Comune di Milano chiedendo una rapida soluzione al problema, i singoli Cittadini che hanno subissato di lettere i giornali e ATM, i Presidenti delle Consulte di Cologno Monzese che hanno scritto una lettera comune al Sindaco di Milano Giuliano Pisapia ed inoltre una interrogazione presentata dal Consigliere Comunale di Milano dei Radicali Marco Cappato, hanno finalmente convinto il Comune di Milano a stanziare in bilancio i soldi per la riparazione e a provvedere celermente ad appaltare i lavori per il ripristino delle scale mobili.


    Ringraziamo sentitamente tutti gli organi di informazione che tenendo alta l’attenzione sul problema hanno stretto all’angolo chi in quasi un anno niente aveva fatto per tutelare soprattutto i suoi utenti dai disagi che nel frattempo erano costretti a subire.


    Spiace e rimane l’amaro in bocca nel constatare che un problema che doveva essere affrontato e risolto tramite la normale diligenza e amministrazione di un servizio pubblico sia stato invece trattato con una tale sciatteria da costringere ad una mobilitazione così massiccia per chiederne la risoluzione.

    Infatti, l’Assessore ai Trasporti di Milano Pierfrancesco Maran e il Sindaco di Milano Giuliano Pisapia si sono sentiti in dovere di prendere personalmente l’impegno, indicando per iscritto date certe per il ripristino del servizio, solo dopo l’interrogazione presentata dal Radicale Marco Cappato e la lettera congiunta dei tre Presidenti delle Consulte di Cologno Monzese Francesco Bertolotti, Ezio Farronato e Paolo Cociani.

    Oggi possiamo tranquillamente dire che l’impegno è stato mantenuto.

    Noi Radicali ci auguriamo che quanto accaduto sia solo l’inizio di un nuovo modo di amministrare dove i Cittadini di Cologno Monzese e le istituzioni che li rappresentano siano tenuti in maggior considerazione da parte del Comune di Milano e dei suoi amministratori.
     
    D’ora in poi ci aspettiamo che se un Assessore o un Sindaco di Cologno Monzese prende carta e penna per lamentare un disservizio non debbano passare mesi nell’indifferenza più totale, certo non chiediamo nemmeno che ci si metta sugli attenti ma un minimo di garbo istituzionale nel prendere più seriamente ciò che i rappresentanti eletti dai Cittadini chiedono ad altri rappresentati eletti da altrettanti Cittadini semplificherebbe di più il riavvicinarsi della gente alla politica da cui si sente sempre più lontano ed estranea.

    I fatti concreti come sempre valgono più di mille parole.




    Cologno Monzese 01/06/2012
    Un Assessore in meno ?


    Più che delle dimissioni dell'Assessore Vincenzo Barbarisi forse converrebbe parlare del motivo che le ha determinate.

     Avendo deciso la Lista Civica Vivi Cologno di uscire dalla maggioranza, le dimissioni dell’Assessore di riferimento erano solo una conseguenza logica, un atto dovuto.

     Molto grave è invece, a nostro avviso, la modalità con cui Vivi Cologno abbia deciso di non informare la maggioranza della propria decisione, una maggioranza di cui sino a qualche giorno prima la Lista Civica Vivi Cologno ne era parte integrante avendone condiviso tutto, anche questo la dice lunga sui veri motivi che sono alla base di tale decisione.

     Alcuni mesi fa anche i Radicali hanno valutato la possibilità di uscire dalla maggioranza che sostiene Mario Soldano e il programma attorno al quale la coalizione medesima si è formata.

     I motivi del nostro disagio erano proprio relativi all’attuazione del programma e ai tempi di realizzazione del medesimo, ma il confronto con il resto della coalizione, con il Sindaco e il mantenimento degli impegni presi (per esempio in tema di trasparenza), hanno determinato una decisione di altro tipo.

     Non confrontarsi con il resto della coalizione, da parte di Vivi Cologno, su una decisione così importante che potrebbe creare serie difficoltà alla Città, qualora le ripercussioni dovessero avere esiti ben immaginabili, è stato a nostro avviso un atto arrogante e contrario alla Politica con la “P” maiuscola di cui spesso sentiamo parlare ma mai nei fatti concretizzarsi, d’altro canto loro di politica che ne sanno essendo una “Lista Civica” ?

    Peccato, un’altra occasione persa, pensavamo fossero il nuovo e invece si sono dimostrati peggiori del vecchio… 

    Nessun commento:

    Posta un commento